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SHIBA: LA GRAVIDANZA

LA GRAVIDANZA DELLE DUE  FEMMINE 
UNA CARRELLATA DEI LORO CUCCIOLI 

Amay e Kunai una volta all'anno s'accoppiano liberamente con Hiroyuki e dopo, circa, 62 giorni nascono i cuccioli.
La gravidanza porta la futura mamma a modificare un po' il carattere.
Kunai, ad esempio, sarebbe inappetente e trascorso il primo mese in cui ha le nausee, l'ho notato perché a volte si comporta come noi quando abbiamo lo stomaco sottosopra con l'acquolina che anticipa le nausee, diventa vorace più che mai. Amay, dal canto suo, essendo sempre stata di bocca buona, nell'ultimo mese l'appetito non le vien mangiando ma scandisce lei i tempi. Infatti molto spesso intorno alle undici la trovo già pronta in cucina e appena mi avvicino lei inizia a fissarmi per farmi capire che lei sarebbe già pronta per sbafare.

Durante questo periodo le aiuto preparando manicaretti un po' più sostanziosi in quanto dopo la nascita dei piccoli dovranno affrontare l'allattamento; aumento, perciò, le proteine dando meno carboidrati perché anche i cani non devono ingrassare troppo perché sono in gravidanza.



Anche i cuccioli ho notato crescono bene sono sempre suppergiù tutti dello stesso peso, il pelo è morbido e lucido e possono bere il latte della mamma per due mesi e anche oltre. Purtroppo, poiché hanno i denti, e sono belli aguzzi, la mamma si concede sempre meno perché le fanno male e così integro con del cibo.

Un'altra mia usanza è quella di chiedere al futuro compagno umano di venire a trovare il cucciolo una volta a settimana così pian piano impara il suo odore e soffrirà meno il distacco.

La gravidanza in un cane

ANAMNESI DEL CANE PRIMA DI DECIDERE L'ACCOPPIAMENTO

Prima di decidere se far accoppiare lo Shiba bisogna essere certi che sia un vero Shiba. Non dico questo per vanteria o chissà quale altro discorso ma per rispetto del cane. I meticci sono bellissimi ma soffermatevi un attimo a pensare che accade che una femmina di piccola taglia si incroci con un maschio di taglia media o grande. Secondo voi il parto non creerà problemi? Ogni persona che ha cani dovrebbe pensare a questo la natura avrebbe creato da se le razze ma l'uomo non rispetta la natura e, per questioni economiche oppure per menefreghismo, ha creato altri incroci. 

Un cane di taglia piccola deve accoppiarsi ad un suo pari, perciò prima di decidere mettetevi nei suoi panni e pensate alla sofferenza dell'animale, perché anche loro provano il dolore solo che non possono comunicarlo e sta perciò a noi essere sensibili a tale questione.
Inoltre poiché lo Shiba stava scomparendo c'è stato un lungo ed elaborato lavoro affinché questa specie non si estinguesse e chi lo ha compiuto ha fatto attenzione che nelle genealogie non ci fossero malattie invalidanti.
Per questo bisogna essere sicuri che sia innanzitutto un vero Shiba e non un simil. Questo solo il Pedigree lo certifica, quello rilasciato dall'Ente preposto, il Pedigree Rosso, il ROI. Gli altri, ad esempio quello verde, non ha la discendenza perciò non garantisce che sia al 100% vero Shiba. Inoltre sul pedigree non deve essere presente alcuna limitazione riguardo la riproduzione.

Sostenere che il proprio cane è di razza Shiba quando non ha il certificato è come chi vuole far passare una macchina per Ferrari quando non lo è, insomma i certificati esistono per la salvaguardia della specie. Il Pedigree ROI, certifica che le linee di sangue appartengono alla razza in questione perché possiede le caratteristiche morfologiche e caratteriali  tipiche di questa specie. Solo così si salvaguardia una specie naturale e si rispetta ciò che ha creato la natura e, infine si onora anche il lavoro di chi ha voluto salvare lo Shiba dall'estinzione.

In Giappone gli amanti di questo bel cane sono riusciti, selezionando i vari esemplari, a non farlo scomparire e, oggi, senza il loro operato non sapremmo mai della sua esistenza e non lo avremmo conosciuto e ammirato non solo per la sua bellezza ma anche per il suo carattere fiero e al contempo empatico. Infatti per chi non lo sapesse lo Shiba è indicato nella Pet Terapy perché ha una grandissima capacità di comprensione e di immedesimazione con l'umano. 

Perciò come regola base non accoppiate mai il vostro Shiba con esemplari la cui provenienza non è certificata da un Pedigree ROI.

Inoltre bisogna accertarsi che il cane possieda tutti i requisiti come la dentatura corretta (42 denti), e che non si  presentino malattie ereditarie come la displasia, la maculopatia e l'orchismo.
Quest'ultima è la presenza di testicoli non abbassati. Nel maschio devono essere presenti  e discesi entrambi i testicoli. È vero che anche con un solo testicolo il cane può riprodursi ma questo problema poi viene ereditato. Quindi accertarsi che sia presente il mono il criptorchidismo.


Questo non è solo un problema presente negli Shiba, tutte le razze possono soffrirne. Il monorchidismo è lo sviluppo di un solo testicolo; il criptorchidismo, patologia molto più rara, indica la mancata discesa di uno (criptorchidismo unilaterale) o entrambi i testicoli (criptorichidismo bilaterale) ed è ritenuto uno dei problemi più diffusi nel cane dato che può raggiungere il 15% dei soggetti di cui il 75% presenta la variante unilaterale.
E’ un fattore ereditario recessivo quindi i cani che presentano questo disturbo vanno tolti dalla riproduzione, inoltre è una patologia definita “malattia genetica autosomica recessiva limitata dal sesso”. Ciò significa che anche le femmine sono portatrici del difetto ma (naturalmente ) solo nei maschi questo si manifesta. Da qui si comprende l’alta diffusione della malattia e la difficoltà nell’estirpare i cani portatori. Questa anomalia è certa se a 6 mesi i testicoli non sono ancora scesi. Ci sono terapie però poiché è una patologia ereditaria viene comunque trasmessa alla prole per genetica. I farmaci, se somministrati entro il quarto mese, fanno effetto. Poi c'è anche l'intervento chirurgico,  che consiste nel riposizionamento manuale del testicolo, e anch’esso va fatto precocemente subito dopo le 16 settimane dalla nascita.
Infine esiste anche il testicolo retrattile: un testicolo che ha la tendenza di salire e scendere nello scroto. Questo problema è causato dalle ridotte dimensioni del testicolo e dall'eccessiva contrattilità del muscolo cremastere, principale sostegno del testicolo stesso.
Per quanto riguarda la displasia:
Bisogna fare degli esami appositi e presso centri autorizzati e riconosciuti dall'Ente preposto, perciò è consigliabile fare  radiografie certificate ufficialmente dalle cosiddette “centrali di lettura”. Per quanto riguarda questa patologia ci sono diversi metodi per leggere le lastre dell’anca a secondo del paese in cui questa viene effettuata: il sistema FCI in Europa, il sistema Willis (BVA, British Veterinary Association) in Inghilterra e il sistema OFA (Orthopedic Foundation for Animals) in USA.

                        

L’ Italia usa il metodo FCI.

Ci si deve quindi informare presso quali veterinari autorizzati recarsi e far radiografare il cane, queste lastre verranno poi registrate e riportate nel pedigree del cane. Quindi diverranno ufficiali e visibili a chiunque (se andate sul sito ENCI e usate l’albero genealogico online potete leggere nella sezione “avvenimenti” se il cane è lastrato o meno).

La stragrande maggioranza delle razze, shiba inu compreso, va sottoposta a lastre (N.d.R. per entrambi i sessi) al compimento dell’anno di età.

Purtroppo non si tratta ancora di esami in grado di escludere l’origine genetica della malattia, ma è piuttosto uno screening di controllo, anche se in Germania stanno facendo delle ricerche per poter ottenere test più attendibili.


L’elenco dei veterinari convenzionati si trovano sul sito ENCI oppure qui sotto al link qui di seguito: HTTP://WWW.FSA-VET.IT/3300/DISPONIBILI-LINE-GLI-ELENCHI-DEI-VETERINARI-REFERENTI-LE-MAGGIORI-PATOLOGIE-EREDITARIE-SU-TUTTO

Se i vostri Shiba sono riproduttori selezionati o figli di riproduttori selezionati:

IL PEDIGREE RILASCIATO DALL’ ENCI 

ai cani con pedigree ROI  messi in riproduzione che hanno ottenuto speciali requisiti.
Il certificato di “Riproduttore Selezionato ENCI” viene concesso, infatti, agli shiba, maschi e femmine, di proprietà di allevatori e privati, che hanno :

- Ottenuto un giudizio di Eccellente o Molto Buono ad un’ esposizione speciale o ad un raduno di razza (dal 18° mese di età)

- Superato il Test di Valutazione Caratteriale ( T.V.C - dal 15° mese di età)

- Ottenuto certificazione ufficiale di esenzione dalla displasia delle anche (ammessi in riproduzione solo cani di grado A e B)

- Ottenuto certificazione ufficiale di esenzione dalle oculopatie ereditarie

- Abbiano il campione biologico depositato presso un laboratorio accreditato ENCI


Certi che il cane sia in salute si può decidere di lasciar accoppiare per vivere l'esperienza dei cuccioli.

L'ACCOPPIAMENTO

Per quanto mi riguarda noi non obblighiamo le femmine ad accoppiarsi, avviene tutto naturalmente. Una volta all'anno lasciamo seguire la natura. 
La femmina diviene adulta con il primo calore che si ripete ogni 5/6 mesi, questa razza è abbastanza irregolare. Quando non vogliamo i cuccioli allora dobbiamo stare molto attenti al periodo fecondo.

Prima del calore c'è il proestro, in questo periodo la femmina urina più spesso ma non si concede al maschio. Anche l'umore cambia, ad esempio Amay diventa un po' più irascibile mentre Kunai sembra tornare indietro con gli anni, infatti è più attiva e inizia a correre e chiamare al gioco, come quando era cucciola. I suoi movimenti sono più veloci e anche più irruenti. Hiroyuki ha un debole per Amay ma durante il periodo del proestro è attirato da Kunai che lo invita spesso a giocare alla lotta, cosa per lei inusuale infatti  l'abbiamo soprannominata Shiba da divano perché ama stendersi al sole, se in giardino, e sul divano e penichellare a più non posso, lei è una gran sorniona.
In seguito c'è l'estro, quando inizia l'ovulazione. Le perdite sono più giallognole e dura circa 8/10 giorni ma può anche protrarsi fino a 20 e tra il sedicesimo, diciasettesimo giorno inizia il periodo di fertilità dove l'accoppiamento non è per nulla disdegnato, anzi. Kunai ad esempio per attirare Hiroyuki sculetta come non mai mentre Amay si inventa tutti i giochi possibili pur di avere per se tutta l'attenzione di Hiro.
In questi giorni casa nostra diventa un percorso ad ostacoli tra barrire in casa e in giardino.
In casa poi abbiamo notato che mettendo le mutande anche ad Hiroyuki, oltre che alla femmina per evitare le macchie per terra, lui si acquieta e la foga viene diminuita di parecchio. Però se lo lasciamo uscire in giardino tutta la sua attenzione è nel ricercare la femmina in calore. Per questo il giardino viene diviso in quattro parti così da avere sempre due parte di giardino vuoti così da non far mai incontrare i due spasimanti. Per quanto si faccia attenzione loro le studieranno tutte per poter accoppiarsi. Alla natura è difficile comandare e l'istinto li porterebbe ad accoppiarsi ad ogni calore, perciò bisogna veramente studiarle tutte e a volte non basta. Per mia fortuna il giardino è grande e anche la casa ci aiuta a poter far fronte a questo periodo che per me è il più difficile e sembra interminabile. Poi un bel momento tutto termina e si ritorna alla quiete dopo la tempesta. Sono arrivata anche a proporre di andarmene per qualche giorno portandomi con me il maschio così da evitare ogni preoccupazione e stress. Oramai i figli sono grandi e possono anche sopravvivere soli per qualche giorno. La fase di fine calore è chiamato diesrto. Il periodo tra un calore e l'altro è detto anaestro.
Il periodo di accoppiamento non deve superare gli otto/nove anni. Generalmente l'ENCI consiglia come termine massimo i sette anni (Codice Etico)


LA GRAVIDANZA


Poiché lo Shiba tende a tenere i cuccioli nella parte alta della cassa toracica, fino ad un certo punto è difficile vedere se e quanti cuccioli sono presenti. Comunque dopo tre settimane, nella quarta, con un'ecografia si può iniziare a vedere se la femmina è gravida.  Verso la quinta/sesta settimana anche il corpo della mamma inizia a subire delle trasformazioni, ad esempio i capezzoli diventano rosa, la neo mamma potrebbe poi sembrare più tranquilla e tende a prendersi cura di se stessa molto di più.
Verso la settima settimana dall’accoppiamento si inizia a notare “la pancia” ed intorno all'ottava le mammelle inizieranno a secernere del fluido e ad ingrossarsi, talvolta ci potranno anche essere secrezioni chiare dalla vagina, che sono abbastanza normali. Solo se tale secrezione è colorata dovreste sentire il parere del veterinario.

IL PARTO

ecografia in gravidanza

Lastra in gravidanza   
cucciolo di dieci giorni, con gli occhi chiusi

Cuccioli di due mesi


Qui devo dissentire da quello che ho letto in rete e da ciò che mi ha raccontato l'allevatrice. Da noi entrambe le due femmine non tendono a cercare luoghi isolati anzi, ho notato che più si avvicina il momento del parto più tendono a richiedere la nostra presenza ed attenzione. Kunai ha il suo luogo preferito che è in sala non proprio nel centro stanza ma comunque sceglie sempre la stanza in cui io e mio marito viviamo più a lungo. Amay, invece, trascorre la settimana prima del parto a dormire dietro i divani, e poi al momento del parto mi chiama e vuole che mi metta seduta vicino a lei. Per me è un onore poterle essere di conforto e sostenerla. Bene o male anch'io ho vissuto i dolori del parto e anche se è un momento magico il male è ben presente. Al primo parto Kunai aspettò addirittura che i figli tornassero da scuola e quando eravamo tutti a casa, anche gli amici dei figli, lei ha quasi avvisato che oramai era giunto il momento e mettendosi nella cuccia, in mezzo a noi chiedendo coccole e carezze, partorì i suoi primi quattro cuccioli. Non vi dico la tensione e la felicità che provammo.

Avevo parlato con la veterinaria ed eravamo rimaste d'accordo che in qualsiasi momento se avessi avuto problemi sarebbe venuta a casa. Inoltre Lisa, l'allevatrice (I Giardini di Meiji) dove prendemmo Kunai seguì per telefono il parto. 

Prima che nascono i cuccioli, nel luogo più caldo della casa, preparo l'angolo dove i cucciolini vivranno i loro primi due mesi di vita. Così isolo le piastrelle con dei tappetini di gomma, quindi copro con un tappeto che so che si asciuga velocemente in modo da tener la tana sempre ben pulita. dentro metto solo la cuccia, solo in un secondo momento, quando i cuccioli sono più grandi arrivano i giochini.

Qualche giorno prima monitoriamo la situazione tenendo sotto controllo la temperatura della futura mamma. Infatti generalmente hanno una temperatura interna che si aggira intorno ai 38- 38,2 ( nei cuccioli 38,5-38,8) che scende man mano che si avvicina il giorno del parto. La prima avvisaglia è un abbassamento della temperatura corporea che avviene circa 18-24 ore prima del parto; questo cambiamento è legato all’abbassamento del tasso ematico di progesterone; la temperatura passa dai normali 38-39°C a una temperatura inferiore ai 37,5°C

Quindi arriva il giorno fatidico e c'è chi dice che prediligono partorire di notte o al mattino presto. Questo, dalla mia esperienza, non sempre accade infatti Kunai la prima volta ha partorito alle 17:00 mentre Amay a mezzogiorno. Comunque si può dividere in tre fasi il parto:

  • 6-12 ore prima (al primo parto possono avere un prolungamento di questa fase fino anche a 36 ore) la cervice si rilassa e inizia a contrarsi la muscolatura dell’utero; la futura mamma è agitata e il respiro inizia ad essere più affannato; si apparta e scava nella gabbia parto, generalmente rifiuta il cibo e può vomitare, possono esserci tremori e un’aumentata frequenza respiratoria; non si riscontrano altri segni esterni facilmente rilevabili.
  • Le doglie iniziano e durano tra una nascita e l'altra all'incirca mezz'ora. perciò se, e lo consiglio, avete fatto un'ecografia o una lastra sapete quanti cuccioli ci sono. L'evento durerà per il numero dei cuccioli, ad esempio con due un'ora, circa; con quattro due ore, aumentando con l'aumentare del numero dei cuccioli (in generale per le razze che fanno molti cuccioli  può durare anche 24 ore). La neo mamma, in genere, è coricata o in posizione come se dovesse defecare, inoltre, è possibile rilevare le contrazioni dei muscoli addominali che accompagnano l’espulsione di ogni singolo feto. Ogni cucciolo nell’utero è contenuto all’interno di un sacco amniotico, e quando viene espulso è ancora al suo interno. In genere viene rotto dalla madre con in denti; se non accade è necessario un intervento umano rapido per liberare il piccolino, perciò, dobbiamo essere noi ad aiutarla a rompere con le mani il sacco e frizionare con un asciugamano pulito il cucciolo, pulendo bocca e naso per liberarli dal liquido e facilitare il respiro. La placenta è espulsa dopo la nascita del piccolo e  deve essere in numero uguale a quello dei cuccioli. È la madre che mangia tutte le placente e sembra che ciò possa favorire la sua ripresa della madre (se la cucciolata è molto numerosa, è meglio evitare che le magi tutte). È la mamma a pulire i cuccioli leccandoli vigorosamente stimolando al tempo stesso il respiro, inoltre reciderà con i denti il cordone ombelicale e mangerà la placenta; se ciò non dovesse accadere, allora chi assiste al parto dovrà andare in suo soccorso. Ho notato che le nostre due femmine desiderano, tra un travaglio e l'altro, essere accudite coccolate e dissetate magari facendosi bagnare la bocca. Nei venti minuti di sosta il piccolino va già in cerca della tetta per iniziare a poppare. Nel 40% dei casi il piccolo si presenta in forma podalica e la fase espulsiva può durare di più e con maggiori difficoltà. In questo caso sarà necessario aiutare il passaggio del cucciolo manualmente esercitando una piccola trazione durante le contrazioni della madre con movimenti oscillatori laterali e facendo compiere al cucciolo una traiettoria curvilinea verso il posteriore della cagna e non verso la coda, come si sarebbe portati a fare, questo per rispettare l’andamento curvilineo del canale del parto (è bene che questo movimento lo faccia del personale esperto o il veterinario). Se i cuccioli fanno fatica a respirare si devono eseguire delle manovre salvavita per liberare le vie.
  • Terminato il parto, la mamma inizia a prendersi cura dei suoi piccolini e ad accudirli. Ho notato che non abbandonano più la cuccia per tante ore anche fino al giorno seguente. Per essere di aiuto portiamo vicino alla cuccia acqua e cibo, così possono abbeverarsi e sfamarsi rimanendo con i piccoli. L'utero della mamma tornerà alla normalità in dodici settimane.  
Da questo momento la casa si rallegra di nuove vite e inizia una bella esperienza. 

I CUCCIOLI




Possono nascere sia maschi che femmine come anche solo un sesso, è la natura che decide e non si sa fino alla nascita perché l'ecografia non riesce a stabilire il sesso, come invece accade in noi umani. Alla nascita sono piccolini e pesano, suppergiù, sui 50 grammi o qualcosa di più. Per i primi quindici giorni hanno gli occhi chiusi e non si reggono sulle zampe. Però questo non esclude che si muovano anche fuori dalla cuccia. Inoltre fanno anche dei bei versetti, sembra di avere in casa dei pulcini dal pigolio che producono; man mano che crescono il verso cambia fino ad assomigliare ad anatre starnazzanti. Anche l'interazione tra i cuccioli aumenta man mano che crescono fino a che, nel secondo mese, saltano e corrono all'impazzata.  A volte dobbiamo alzare la voce per poterci sentire dal rumore che fanno. Questi momenti li ho soprannominati "Il momento del delirio", perché veramente è un delirio.

L'allestimento di casa nello svezzamento

Abbiamo provato varie soluzioni ma quella che abbiamo prediletto è stato dedicare un intero angolo della sala come tana. Tenere i cuccioli liberi per casa lo sconsiglio. Tolto le continue pipì, il cucciolo diventa troppo agitato e anche il carattere è prorompente e risulta difficile la gestione, inoltre per la loro armonia è meglio creargli un ambiente che sia più possibile rispondente ad una situazione naturale. Abbiamo potuto notare che una volta aperti gli occhi i cuccioli prediligono stare in quella che in libertà sarebbe la "tana" e quindi non si allontanano mai.

Anche la mamma cambia le sue abitudini.

Appena nati, infatti non abbandona per 24 ore, circa, la cuccia.
Poi esce solo per i bisogni corporali e trascorre tutto il tempo con i suoi piccoli accudendoli con gran tenerezza. Più trascorrono i giorni e più si crea momenti di libertà fino ad arrivare verso il termine ad andare nella"tana" saltuariamente. LA spavalderia aumenta con il passare del tempo e arriva il momento del gioco e della frenesia delle corse. Meglio, quindi, avere un recinto accanto ad una finestra che apriamo per dare loro la possibilità di scoprire l'erba, la terra e i giochi all'aria aperta. Così ne approfittiamo per insegnare a sporcare in giardino. Fino a che però stanno nella tana è la mamma che tiene pulito tutto, questo non mi vieta di lavare cuccia e tappeto ogni due giorni. L'igiene è molto importante sia in casa sia nell'erba perché così i cuccioli non hanno i vermi. Generalmente nel secondo mese faccio la sverminazione e controllando non ho mai trovato parassiti.
Quando la mamma inizia a non concedersi più per allattare, questo accade o per mancanza di latte oppure perché hanno fatto i denti, allora intervengo iniziando a dargli il cibo ma non tantissimo perché potrebbero fare indigestione. Inizialmente metto a disposizione solo una ciotola di crocchette per cuccioli che integro, ogni tanto anche con cibo umano così sono abituati con entrambi i metodi nutrizionali e quando lasceranno la loro casa natia sono abituati alle differenti alimentazioni.
Devo dire che far passare un cucciolo dai croccantini al cibo umano non è faticoso mentre lo può essere viceversa. Per curiosità abbiamo assaggiato le crocchette e sinceramente mai le mangerei sono cartone puro. Sono dell'idea che il cibo umano sia migliore e mi comporto nello stesso modo che ho avuto con i miei figli. Loro sono cuccioli di cani e i miei ragazzi cuccioli di umani ma entrambi siamo animali perciò se per noi il cibo con cui ci nutriamo va bene perché dovrebbe essere differente per loro? Ovviamente bisogna che sia equilibrato e contenga vitamine, proteine e carboidrati. 

Entro i 25 giorni bisogna recarsi presso l'ENCI per presentare il modulo A, ossia la dichiarazione di avvenuta nascita.

Suu questo foglio bisogna mettere i dati della fattrice con numero di microchip e numero del pedigree ad esso associato; lo stallone e i suoi dati come per la femmina; le generalità e il numero di codice fiscale dei proprietari della fattrice e dello stallone; la data in cui è avvenuto l'accoppiamento, il giorno del parto, quanti giorni sono intercorsi, quanti cuccioli sono nati, il sesso e se sono tutti vivi o alcuni morti (indicando il numero per ciascuna voce). Quindi bisogna scrivere anche l'indirizzo dove si trova la cucciolata perché si può ricevere una visita di controllo da parte dell'ENCI per assicurarsi che tutto proceda secondo etica.
Entro tre mesi dal modello A bisogna recarsi nuovamente all'ENCI del proprio comune per presentare il modello B. Ovviamente prima ai cuccioli deve essere stato messo il microchip e quindi inseriti nell'anagrafe canina, compito svolto dal veterinario di fiducia. Generalmente cerco di trovare le nuove famiglie per poter registrare anche il nome ma se questo non avviene bisogna aver pensato anche ad un nome che seguirà il microchip e, poi, anche il pedigree. 
La mia veterinaria mi concede una settimana per cambiare il nome dopo diventa impossibile. 

Nel modello B, oltre a scrivere tutti i dati dell'allevatore, o del proprietario sia della fattrice sia dello stallone, si scrivono i dati di ogni cucciolo perciò: il nome, il numero di microchip, e l'indirizzo della casa dove andrà a vivere completo di numero di telefono e di indirizzo mail per dare la possibilità all'Ente di avvisare per andare a ritirare il documento quando è pronto. Inoltre se ci sono macchie o segni particolari vanno indicati. Ricordatevi di portare con voi sempre la carta d'identità il foglio del veterinario consegnatovi al momento dell'inoculazione del microchip e il modello A. 

Prima della consegna che non deve mai avvenire prima dei sessanta giorni, meglio aspettare anche una quindicina di giorni in più, il cucciolo viene anche sottoposto alla prima vaccinazione e il mio veterinario sul libretto prepara anche un vademecum per le seguenti. Dopo un mese ricordarsi di fare la seconda sverminazione.

Il passaggio di proprietà alcuni lo fanno, altri lo delegano ai nuovi proprietari nel caso parlatene. Noi generalmente andiamo presso i veterinari della nostra ASL competente e facciamo il passaggio, così la nuova famiglia può godersi solo la bellezza di avere finalmente il cucciolo tra le loro braccia.

Per noi il momento della consegna è alquanto doloroso perché abbiamo vissuto con loro per due mesi, li abbiamo visti venire alla luce, aprire gli occhi, muovere i primi passi e diventare anche delle pesti, ma non posso tenerli tutti oltre ad essere ingestibile dovrei iniziare a sterilizzare e questo per me è inconcepibile e per questo passo i due mesi a cercare persone che desiderano vivere l'esperienza di uno Shiba. Per capire che persone sono, chiedo la disponibilità di venire a trovare il piccolo una volta alla settimana fino al giorno della consegna.

Il cambio di casa

Per legge devono trascorre 60 giorni prima che un cucciolo possa essere dato alle nuove famiglie. Poiché sono convinta che ognuno ha i suoi tempi di crescita io valuto di volta in volta. Ci sono cucciolate che diventano autonomi prima ed altre invece si allungano, però non mi allungo più dei tre mesi perché poi potrebbe diventare un trauma sia per il piccolo sia per la madre.
La sera prima siamo mesti e insieme a mio figlio gli facciamo un servizio fotografico e poi chiedo sempre se è possibile ricevere saltuariamente notizie e fotografie per vedere come sono diventati grandi e belli. Per questo su Wathsapp ho anche creato un gruppo "Shiba Cucciolini".

Il giorno della consegna non faccio presenziare nessun adulto, mamma, papà e la seconda femmina non assistono, i figli li portano a fare una bella passeggiata. Dopo che i piccoli sono andati via tiro via tutto e riordino casa così quando i nostri tre pelosoni rientrano tutto è tornato alla normalità. Ovviamente per un giorno la mamma si aggira un po' perplessa ma ripulendo e cambiando la disposizione del mobilio ho notato che non esprime sofferenza. inoltre per qualche giorno cerco di straviarla portandola più a passeggio.

Ma ora guardiamo il filmato di alcuni cuccioli nati dai tre nostri compagni pelosi; vi assicuro che vivere con loro  ogni giorno è una scoperta...provare per credere!

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