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CHIAREZZA SUL PEDIGREE ROI E DIFFERENZE TRA ALLEVAMENTO PROFESSIONALE E AMATORIALE

Cos'è il Pedigree? Perché ritengo essere importante?

In rete si legge di tutto, oramai, ma avere le idee chiare e, soprattutto, notizie sicure è meglio.

Scegliere di vivere insieme ad un cane è già di per se una decisione molto importante in quanto bisogna essere certi di voler condividere con lui tutto il tempo della sua vita. Infatti dobbiamo SEMPRE tener presente che un animale, il nostro amico peloso non è un oggetto, anche se fino a dicembre del 2015 il cane poteva essere pignorato.

Meno male che in Italia, nel 2016 è stato promulgato l'articolo 77 della legge sulla green economy che modifica l'art. 514 del codice di procedura civile, dedicato alle cose mobili assolutamente impignorabili, cancellando la pignorabilità degli animali d'affezione o da compagnia "tenuti presso la casa del debitore o negli altri luoghi a lui appartenenti, senza fini produttivi, alimentari o commerciali". Sono inclusi altresì gli animali impiegati a "fini terapeutici o di assistenza del debitore, del coniuge, del convivente o dei figli".

Già questa è una buona notizia.

Un animale domestico è un essere vivente, soffre e ama; vive sentimenti, vive la felicità di un amore condiviso e anche la sofferenza dell'abbandono e/o della violenza. Perciò bisogna veramente pensarci profondamente prima di portare a casa un animaletto. Non sono giocattoli che quando ci si stufa o si vuole più libertà possiamo abbandonarli su una strada o portarli in un canile.
I canili sono prigioni, dove il più delle volte un cane, ad esempio, si demoralizza, entra in crisi al punto di decidere di lasciarsi morire oppure divenire pieno di rancore ed odio e quindi aggressivo.

Per mio conto non dovrebbero esistere i canili come sono oggi. Dovrebbero esistere luoghi dove i cani stanno per breve periodo e in situazioni migliori, infatti i più sono luoghi freddi e sporchi; e dire che di contributi (per ogni cane dai 12 ai 16 €)  ne prendono parecchi, hanno assistenza dalla ASL e anche aiuti economici di privati, oltre a coloro che collaborano come volontari. Mistero sapere dove vanno a finire i soldi!!


Dovrebbero, anziché continuare a far aprire canili, promulgare leggi severe per tutti coloro che abbandonano gli animali e costringerli a pagare una multa per tutto il periodo di vita del loro amico abbandonato senza ritegno.

Inoltre troppo spesso sono in circolazione animali che hanno problemi di salute e questo accade perché vengono importati cani da chissà quale luogo, e dove l'uomo ha fatto incrociare figli con genitori facendo insorgere malattie devastanti per l'animale.
Un cane sofferente di maculopatia e/o distrofia soffre l'indicibile ecco perché io sono più portata per l'allevamento; sempre che sia serio.

Anziché appoggiare scriteriatamente la sterilizzazione del cane si dovrebbe tener in essere solo ed esclusivamente allevamenti seri e controllati e chi sgarra multe da infarto immediato sia per l'allevatore sia per il controllore corrotto, sia per il proprietario che ad un certo punto si comporta senza cuore. 

Sono dell'idea che dovremmo seguire una semplice regola di condotta "Non fare agli altri, mondo animale, vegetale e minerale oltre che umano, quel che non si vorrebbe provare".

Con i miei cani quando la veterinaria mi ha chiesto se volevo sterilizzarli mi sono provata a mettere nei loro panni e sinceramente l'emozione che ho provato è stata un pugno allo stomaco.
Ma chi siamo noi per poter decidere quale animale del regno può procreare e quale no? Ci siamo messi a fare gli Dei e a copiare ciò che ci venne fatto all'origine e questo è a mio avviso sbagliato.
Già abbiamo incrociato e creato razze che la natura non aveva preso in considerazione, e oggi decidiamo chi, dove, come e quando far riprodurre o cancellare dalla faccia della Terra.
Sinceramente sono nauseata e stomacata. 
La parte che più mi crea disturbo è poi leggere e scoprire che la maggioranza di costoro si dichiarano amanti degli animali perché non li mangiano; non fa nulla se poi gli fanno sopportare le pene dell'inferno con sterilizzazioni e vite da galeotti! Sono sempre più convinta che in questo mondo il BENE non esiste. Ovunque vige il MALE travestito da finto bene. Sterilizziamo tutti i cani, sterminiamo i lupi e poi un bel giorno le associazioni come WWF o AVAAZ o similari insceneranno una campagna allarmista dichiarando che questo tipo di animale è in fase di estinzione e chiederanno contributi che andranno ad ingrassare le solite tasche di coloro che hanno goduto delle leggi con le quali sono state aperte sempre più prigioni per animali, leggi riguardanti vaccini inutili e velenosi, sperimentazione clinica, produzione chimica del cibo (crocchette) e via dicendo.
Sarò fuori dal coro ma per me le cose dovrebbero essere differenti. In realtà non dovrebbero esistere animali nelle case, loro dovrebbero vivere liberi sulla Terra come era all'origine. Stiamo antropomorfizzando ogni creatura per nasconderci il senso di disperazione che invade i nostri cuori. Ci hanno talmente defraudato dal vero senso fraterno tra la nostra specie che ora anche noi agiamo su chi è sotto di noi, l'animale indifeso, con le stesse misure usate da chi giostra la vita umana.

Comunque se si desidera un cucciolo di razza è importante, dopo la valutazione delle proprie possibilità, scegliere e rivolgersi solo presso allevamenti seri che con documentazione alla mano dimostrino la validità del loro operato. Questi possono essere sia allevamenti professionali sia amatoriali ma che siano specializzati sulla razza, dove siano presente le mamme dei cuccioli e i papà, e poterli vedere insieme. Troppo spesso mi è capitato di sentire persone che contattavano un annuncio e poi quando andavano a vedere il cucciolo non vedevano altri cani di quella razza. Spessimo, poi, ci sono allevatori che non possiedono la razza richiesta e dicono che possono procurarla. In questo caso bisogna fare molta molta attenzione perché costoro potrebbero procurarsi il piccolo in altri paesi dove magari non ci sono controlli e soprattutto non si sa chi siano i genitori e come è avvenuto l'accoppiamento. una signora che prese da noi un cucciolino mi raccontò che lo Shiba che prese tempo addietro alla fine, proveniva dall'estero e presentava un sacco di problemi di salute. Gli Shiba sono animali longevi e robusti e se nascono da buone genealogie non presentano alcune malattie. Quindi la scelta del venditore deve essere ben valutata. Ovviamente presso gli allevamenti il costo potrebbe aumentare ma meglio spendere prima che dopo perché come avviene per il cibo o un indumento o qualsiasi altra spesa spesso dietro al costo allettante c'è pochissima serietà e grande fregatura. Perciò consiglio di rivolgersi o in un allevamento amatoriale oppure professionale seri che possano dimostrare documentazione ENCI  così da portare avanti solo ed esclusivamente animali sani.
Attualmente l'ENCI sta diventando severa, controlla le cucciolate e soprattutto prima di rilasciare i pedigree richiede certificazioni diagnostiche sul DNA e con altre metodologie.




In presenza di cani che possiedono il pedigree rosso/rosa si è tranquilli in quanto questa certificazione viene solamente rilasciata a cani con una genealogia di riproduzione selezionata.
Nel Sito ENCI si legge quanto segue:

Il Certificato genealogico (pedigree)

Il pedigree è il certificato di iscrizione a uno dei Registri del Libro genealogico. Viene emesso e stampato esclusivamente nella sede centrale dell’ENCI e viene spedito all’allevatore o alla Delegazione ENCI di competenza territoriale del nuovo proprietario del cucciolo se questo viene indicato all’atto della presentazione della domanda di iscrizione.

Tra le altre cose, nel pedigree sono annotati:Pedigree ENCI - lato interno
  • i dati anagrafici e identificativi del cane (razza, nome, sesso, data di nascita, colore 
    del mantello, microchip);
  • il numero d’iscrizione ad uno dei Registri di cui si compone il Libro genealogico;
  • la genealogia del cane (genitori, nonni, bisnonni e trisnonni);
  • chi, tra gli antenati, è stato campione di bellezza o di lavoro in Italia o all’estero e ha conseguito risultati in prove, brevetti, selezioni e/o è stato sottoposto a controlli sanitari per le displasie.
  • i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
  • I diversi passaggi di proprietà avuti del cane.


Sul Libro genealogico on line che è accessibile a tutti dal sito dell’ENCI (www.enci.it) potranno essere trovate numerose altre informazioni e correlazioni utili.
Il certificato genealogico (o pedigree) garantisce che l’iscrizione del cane sia avvenuta secondo le procedure che scaturiscono direttamente dalla normativa emanata per decreto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.  In caso di smarrimento, l’iscrizione al Libro genealogico tenuto dall’ENCI aiuta la rintracciabilità del cane indipendentemente dalla Regione in cui è stato smarrito. L’allevatore con affisso ENCI si impegna inoltre a far riprodurre cani sani, privi di malattie manifeste o patologie ereditarie.
Un cane sprovvisto di pedigree emanato dall’ENCI non può essere considerato un “cane di razza”, anche se morfologicamente simile e non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali (esposizioni, prove di lavoro, ecc). Sarà inoltre ben difficile che un allevatore accetti di accoppiare il proprio cane con un soggetto di cui si sa poco e su cui non si hanno notizie verificabili circa  la corretta selezione e le origini. I cuccioli eventualmente prodotti non possono inoltre essere automaticamente iscritti al Libro genealogico.
Le tariffe previste per ottenere il pedigree sono riportate in chiaro sul sito ufficiale dell’ENCI (www.enci.it) e non sono certamente elevate. Diffidate dunque di chi vende un cucciolo di razza senza pedigree o con un notevole rincaro se volete il certificato, perché un allevatore serio lo considera parte integrante del prezzo del cucciolo.
Per la legislazione italiana la vendita di cani proposti come “di razza”, senza che questa qualità sia attestata dal pedigree, è vietata dal Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992.

Per ottenere tale riconoscimento i genitori vengono sottoposti a ricerca genetica per assicurarsi che non siano presenti malattie invalidanti come la displasia.



Perciò chi desidera un cane e vuole andare tranquillo è preferibile che si rivolga ad un allevamento anche piccolo ma che dimostri il possesso del Pedigree Rosso, denominato ROI, come nelle foto sopra postate.

I nostri cuccioli provengono tutti da genitori riconosciuti come riproduttori selezionati. 
Per ottenere la ripoduzione selezionata i cani vengono sottoposti ad accertamenti diagnostici e gli esiti  vengono riportati sulle tabelle del documento; nel caso in cui ad un esame risulti la presenza di displasia, l'ENCI consiglia la sterilizzazione così da non portare avanti questa malattia che nell'animale produce sofferenza e anche problemi gravi se non diagnosticata e curata. Anche per la maculopatia la situazione non è rosea.

Perciò mi raccomando, volete un cucciolo? Prima leggete il carattere le abitudini i problemi a cui si può andare incontro scegliendo una razza piuttosto di un'altra e fatta la scelta cercate persone serie che dimostrino la relativa documentazione.
Infine fate attenzione una volta stipulato il prezzo questo non deve variare all'ultimo momento.

Mi è accaduto di conoscere persone che deciso per il cucciolo e l'ammontare, la sera precedente del ritiro hanno ricevuto la telefonata dove si avvisava di ricordarsi che si sarebbe applicata la maggiorazione per l'IVA. Questo andrebbe dichiarato prima e se accade chiedete allora la ricevuta fiscale dove viene apposto il numero di partita IVA dell'allevatore. 

Per me se accade una situazione come sopra descritto  è indice di poca serietà, stabilito il "conquibus", non deve variare all'ultimo momento e inoltre non è detto che un allevatore sia con partita IVA. Anche qui esistono regolamentazioni:

Secondo la legge n.394 - 1993 e Decreto Ministeriale 349 – 1994 Un allevamento per potersi dire di qualità deve occuparsi di un numero limitato di razze, (massimo due o tre) in modo da specializzarsi su tutto ciò che riguarda queste razze, ma anche con lo scopo di garantire la salute fisica e mentale ottimale del cane. Un allevamento di valore possiede almeno una o due fattrici con ottimo pedigree, solitamente figlie di campioni. Ogni elemento di ciascuna nuova cucciolata và iscritto per legge ai registri dell’ENCI (Ente Nazionale della cinofilia Italiana), questo permetterà loro di partecipare a eventuali gare e mostre canine. Le mostre e le esposizioni sono un punto d’incontro tra vari addetti ai lavori, per cui diventano automaticamente una buona fonte di contatto tra allevatori e appassionati.”

Inoltre, cosa s’intende con le definizioni amatoriale ed allevamento professionale e quali sono le principali differenze tra i due? 

PROFESSIONALE: Per la legge ( Legge del 23/08/1993, n. 349 ) l’allevatore di cani diventa imprenditore agricolo nel momento in cui possiede più di 5 fattrici e produce annualmente più di 30 cuccioli, si tratta quindi di allevamento professionale, dove gli introiti di questa attività superano quelli derivanti da attività diverse da quella cinotecnica (quindi non agricole). Per questi allevatori è previsto l’obbligo all’iscrizione alla Camera di Commercio (quindi si apre la Partita IVA) autorizzazione sanitaria esposta al pubblico, obbligo di registro carico/scarico e di emettere documenti fiscali. Ogni regione poi fissa delle soglie per cui si considera un’ attività di allevamento continuativa commerciale e che prevede l’autorizzazione dell’ASL, che si ottiene seguendo un corso. 


AMATORIALE: Per la legge quindi tutti gli allevamenti ,che hanno meno di cinque fattrici e producono meno di trenta cuccioli all’anno, sono ritenuti amatoriali, quindi visti come un semplice hobby. Fiscalmente questi allevatori non hanno obbligo di dichiarare nulla se si prova che gli incassi sono inferiori alle spese. Se invece si avesse reddito positivo si è tenuti a dichiararlo come “attività commerciale esercitata occasionalmente” .


I cuccioli che nascono dai miei cani rientrano nella classificazione precedente, ossia abbiamo solo razza Shiba, li seguiamo in ogni loro bisogno e così conosciamo approfonditamente il loro carattere e le loro peculiarità. Entrambe le due femmine provengono da genealogia di riproduttori selezionati e figli di campioni, così pure il maschio. Poiché non raggiungiamo le quote di nascite e di fattrici siamo amatoriali. Ma lo siamo non solo sotto il profilo delle regole legali lo siamo, soprattutto, perché per noi sono membri di famiglia e non obblighiamo mai l'accoppiamento. Inoltre vivono liberi sia in giardino sia in casa con noi. L'accoppiamento avviene solo se maschio e femmina lo dicidono liberamente.

Se e quando nascono dei cuccioli, nei tempi prestabiliti dall'ENCI, dichiariamo la nascita (modelloA) e in seguito presentiamo il modello B dove segnaliamo i nuovi proprietari, il numero di microchip, così il nuovo cane entra a far parte del libro genealogico ENCI. Tutti i cuccioli hanno il pedigree ROI.

Eccoo la pagina ufficiale dell'ENCI dove potete leggere il libro genealogico dei nostri Shiba:

Kunai microochip nº 380260000921540   ROI nº LO13132307




Amay Tohiko microchip nº 380260041428039   ROI nº LO1573410




Hiroyuki microchip nº 380260100131823   ROI nº LO1546358






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